COMUNICAZIONE SU SENTENZA TAR DEL LAZIO


Questa sentenza del TAR Lazio non cambia nulla per chi esercita la professione di counsellor seguendo i dettami dello Statuto, del Regolamento e del Codice Etico e Deontologico del C.N.C.P.

Le Associazioni di counselling stanno ovviamente predisponendo il ricorso contro questa sentenza che riteniamo incoerente con l'evoluzione del diritto europeo in materia di libera concorrenza e ingiustificata dal punto di vista giuridico e culturale. 

In ogni caso, come enuncia la stessa sentenza nella prima riga di pag. 10:

"...circostanza che, pur non potendo impedire a questi ultimi di esercitare l’attività..." noi counsellor possiamo continuare a fare il nostro lavoro come sempre, semplicemente - come è ovvio - rispettando i confini della nostra professione. 

Da oggi stesso verificheremo attentamente come procedere per vie legali, amministrative e culturali al fine di tutelare la nostra professione anche in questo specifico frangente.

Il Presidente

Il Vice-Presidente

Il Segretario Generale


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