Comunicazione ai Soci del Presidente
Nel 2015 il Presidente Raffaele Mastromarino mi propose di partecipare al Comitato Scientifico per organizzare un convegno in un momento delicato, in cui la legge n° 4 del 2013 legittimava la possibilità di dare struttura alla professione del Counsellor, secondo prospettive più ampie rispetto alle premesse fondanti del CNCP scritte dai padri costituenti.
Tale innegabile opportunità, insieme alla cultura organizzativa della tradizione, generavano un equilibrio responsabile ma trasformativo con le professioni “limitrofe” e di prossimità che, constatavo, si muoveva fra collaborazione possibile, sinergia, conflitto in un contesto normativo a sua volta in trasformazione.
È stata questa la scintilla che, nel mio ruolo di studioso dell’apprendimento nella società della conoscenza e che si occupa di didattica e di formazione di sistema, ha fatto nascere il cantiere della progettazione di quel - per me - primo convegno e delle attività che ne sono seguite.
Così abbiamo definito il titolo: “Il Counsellor nel processo di trasformazione della società. Status scientifico e status operativo della professione”.
In quel convegno si cercavano equilibri fra istanze conservative e sollecitazioni di cambiamento che richiedevano rinnovate esplorazioni ed elaborazioni.
La finalità principale è stata la comprensione delle trasformazioni in atto per muoversi verso una presa di coscienza delle ricadute di ciò che stava succedendo nei fenomeni delle relazioni e della comunicazione quotidiana tra noi e gli attori di sistema più vicini alla nostra professione.
Il convegno è stato intenso, ricco e denso di scambi, di incontri. È emersa con chiarezza la necessità di lavorare per meglio mettere a fuoco la relazione che c’è fra gli spazi professionali, i bisogni dei clienti, le domande dei clienti cui il Counsellor può dare risposta.
Intanto prendevo nota dei conflitti che iniziavano a emergere nel villaggio della relazione d’aiuto e dei nuovi aspetti culturali, organizzativi, economici e di mercato, relativi alla professione di Counsellor. A riguardo, emergeva in maniera sempre più evidente la necessità di una nuova messa a fuoco: la ricerca di una sorta di mission del ruolo di Counsellor in una fase del contesto esterno che da complesso iniziava a complicarsi. Su questi presupposti per il convegno del 2017 abbiamo proposto il tema: “Cittadinanza attiva e inclusione sociale. Il counsellor promotore sociale di sviluppo umano”.
In quel convegno in molti ci sollecitavano a lavorare per rinnovare il senso di appartenenza e sostenere l’identificazione di una figura professionale caratterizzata da proprie specificità e non per differenza con le altre professioni d’aiuto.
Mi è apparso sempre più chiaro che il mio contributo al CNCP non poteva, e non può ancora, essere soltanto epistemologico e metodologico e si faceva impellente la necessità di intraprendere anche la direzione dello sviluppo organizzativo sostenibile partecipando direttamente alla costruzione di una strategia associativa e inter-associativa capace di connessioni per dare corpo e sostanza ai legami istituzionali insieme alla necessità stringente di porre al centro la professione e la sua legittimità.
Questi sono i temi più importanti che, come ho già avuto modo di dirvi, mi hanno fatto accettare con entusiasmo e con un pizzico di incoscienza di candidarmi alla presidenza che oggi ricopro grazie alla fiducia che avete accordato a me e alle persone che compongono il Consiglio Direttivo, lavorando con partecipazione ed equilibrio ai percorsi del CNCP.
L’ideazione, la progettazione e la realizzazione del convegno dello scorso anno è cronaca. La conferma che per gli associati del CNCP l’etica e la deontologia fanno parte dell’agire professionale, anche se non sempre consapevole, ci ha portati a focalizzare il convegno proprio su questo tema. Il titolo è stato: Praticando l’Etica: forme e modi del Counselling in azione.
In quel contesto abbiamo avviato un percorso finalizzato a riformulare relazioni significative fra etica, deontologia professionale, morale, diritto, nella pratica del lavoro di Counsellor. Ciò perché riteniamo che muoversi con maggiore consapevolezza e con un’adeguata compattezza associativa permette di avviare processi di negoziazione e di affrontare questioni deontologiche ed etiche che di fatto appartengono di per sé alla pratica della professione fin dalle sue radici.
È questo un agire etico che definisce un Counsellor fiducioso nelle proprie possibilità, saldo e riconoscibile nella sua appartenenza, protagonista di un’azione chiara nei suoi confini: un professionista generativo del valore caratteristico della nostra professione.
Nasce così il titolo del convegno di quest’anno: “Forze generative e connessione di saperi nel counselling. Identità, Integrità, Reti professionali”.
L’intenzione è ambiziosa: riteniamo maturi i tempi per mettere in chiaro saperi, esperienze, prassi e modelli capaci di promuovere spinte generative che fanno del Counsellor CNCP un professionista che vive e sa muoversi nella complessità, sa agire l’inclusione e il cui lavoro si ispira a cinque principi fondamentali:
• impianto etico
• rigore scientifico
• coerenza metodologica
• competenza professionale evolutiva
• sostenibilità.
In questi giorni stiamo lavorando per l’impostazione definitiva del programma e dei contenuti del convegno, e ve ne daremo presto notizia.
Uno stato dell’arte a metà 2019
Negli incontri diretti, negli spazi istituzionali a livello regionale e nazionale e negli altri momenti di vita associativa, abbiamo avuto modo di dare risposta alle tante domande che ci ponete.
Ho, altresì, rilevato che la comunicazione, a volte, risulta intermittente rispetto ad alcuni dei temi aperti con i quali ci confrontiamo nella quotidianità e che potrebbero essere oggetto di scambi e condivisione più intensi. UNI, Privacy, Qualifiche e Crediti formativi… i temi più gettonati.
Il fatto è che le informazioni riferite ai tanti processi istituzionali nei quali siamo immersi e quelle che riguardano gli aspetti organizzativi interni alla nostra associazione, per svariate ragioni, seguono tempi e regole specifici e diversi tra loro che non sempre possono coincidere con le aspettative e le esigenze di molti.
Al di là dei riferimenti ai contenuti appena presi ad esempio, questo tema è assai complesso e di per sé sarà oggetto di scambio al di là della comunicazione quotidiana e social, ambedue rilevanti ma che non sono e non possono essere il luogo centrale del dibattito associativo e interassociativo. Questa mia lettera va anche in questa direzione.
Ho avuto modo di constatare che in molti casi è necessario immergersi nei ruoli e nelle attività professionali che direttamente o indirettamente caratterizzano la relazione d’aiuto, in un contesto economico, sociale e politico che si è via via complessificato e che richiede canali e forme della comunicazione e della partecipazione da mettere al centro delle scelte sia del nostro dibattito che della nostra metodologia comunicativa verso l’interno e verso l’esterno.
Tutto ciò contribuisce a rendere utile e necessario definire e definirsi un quadro d’insieme personale e di sistema che dia prospettiva e possibilità di cogliere la continuità dei programmi di lavoro che abbiamo annunciato nell’ Assemblea lo scorso ottobre e che stanno procedendo ininterrottamente come previsto.
La centralità dei temi della comunicazione ha fatto sì che le funzioni attribuite dal nostro ordinamento alla relativa commissione, siano oggi svolte collegialmente dal CD dove ogni membro partecipa secondo la specificità delle proprie competenze nei progetti vari progetti, in un lavoro che prosegue quanto iniziato da Marco Deriu, al quale va il mio ringraziamento.
In coerenza con la progressione che vi ho appena descritto, vorrei condividere con voi una sintesi dello stato dell’arte del nostro lavoro, la cui impostazione ripercorre i tre livelli - istituzionale, organizzativo-gestionale, professionale - che potete ritrovare nella proposta politica ed operativa che con il gruppo dirigente del CNCP abbiamo condiviso con voi all’inizio del mandato.
Qui di seguito sintetizzo lo stato dell’arte di quest'anno. Mi rendo conto che quello che vi scrivo è un po' lungo ma vi può permettere di avere una idea del lavoro che stiamo facendo.
I temi saranno comunque oggetto di comunicazioni e approfondimenti specifici in appositi spazi che abbiamo riservato nel convegno e durante l’assemblea.
Sul piano istituzionale
• Normazione UNI
Dopo la realizzazione di un documento pre-normativo, il gruppo che raccoglie le associazioni nazionali di Counselling e le Scuole che partecipano al Tavolo UNI sta lavorando ad una nuova fase. Attualmente UNI sta concludendo la fase che prevede la risposta individuale a tutti i cittadini che hanno inviato osservazioni sul percorso di normazione della professione, all’interno della cosiddetta Inchiesta Pubblica Preliminare di cui abbiamo avuto modo di darvi informazioni a suo tempo insieme alle altre associazioni. L’istruttoria procede secondo prassi: si tratta di un percorso laborioso, ma che vede la nostra associazione impegnata con costanza e determinazione per la realizzazione della Norma Tecnica UNI, che definisce il “fare bene” nel Counselling e la qualità delle prestazioni del professionista.
• Iscrizione agli elenchi Ministero per lo Sviluppo Economico (MISE)
Dopo la sentenza favorevole del Consiglio di Stato del gennaio scorso, abbiamo riavviato con sollecitudine la procedura di iscrizione agli elenchi del MISE, bloccata a suo tempo dai noti ricorsi. Nonostante i ritardi procedurali del MISE relativi ai vari adempimenti, lavoriamo per portare a termine l’iscrizione entro l’autunno.
• Collaborazione tra le Associazioni di Counselling
Oltre agli impegni relativi al Tavolo UNI, stiamo incontrando le altre associazioni del Counselling italiano sia nei luoghi istituzionali che professionali. Siamo infatti consapevoli della necessità della ricerca di un comune terreno, che valorizzi la cultura professionale del Counsellor nel rispetto delle singole specifiche identità associative. Lavoriamo per consolidare le condizioni di una collaborazione che possa facilitare le possibili sinergie tra i vari stakeholder, mantenendo storie, distinzioni e appartenenze in modo propositivo e generativo … appunto. Come già detto, il nostro focus è su un impegno identificativo del valore che il Counsellor e il Counselling possono dare alle Persone e ai Sistemi, anche nella direzione di Agenda 2030. A questo proposito mi limito a ricordare che questo programma d’azione per le persone, il pianeta e la prosperità sottoscritto dai 193 Paesi membri dell’ONU, prevede fra i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile i temi dell’inclusione, della formazione permanente e della sostenibilità economica sia per i sistemi che per le persone.
Sul piano organizzativo e gestionale
• Segreteria Centrale e Soci
Avete avuto modo di salutare allo scorso convegno Rosaria Motti, che per ragioni personali ha lasciato il CNCP. Una perdita significativa dal punto di vista umano e professionale. Passatemi una considerazione senza retoriche: Rosaria pensava di “sbarazzarsi” del CNCP… ma di fatto continua a essere un riferimento per la consultazione su temi che riguardano la storia del rapporto fra CNCP e Scuole. L’avvicendamento nella Segreteria Soci ha richiesto un po’ di tempo e ciò ci ha dato lo stimolo ad accelerare alcuni processi di innovazione che già erano in atto. La rivisitazione di alcuni aspetti dei contatti con le segreterie delle Scuole nel mentre la prima automazione relativa alle ricevute è diventata operativa, ha richiesto e richiede fisiologici aggiustamenti. Mi spiace per il disagio che qualche volta si è generato anche se spero che ne provocheremo sempre meno. Esprimo il mio e nostro apprezzamento, a nome di del CD, per la manifestazione schietta da parte di alcuni soci perché questo ci fornisce uno stimolo al miglioramento non solo delle risposte ai singoli ma della tecnologia che stiamo implementando.
In questo periodo complesso e fecondo l’apporto accurato e partecipe di Eleonora De Santis, che coordina la Segreteria Centrale, è fondamentale. Vi preannuncio, intanto, che stiamo per trasferire in un luogo più consono la nostra sede e, finalmente, a stabilizzare le linee telefoniche e telematiche. È con soddisfazione, infine, che vi annunciamo che dal mese di settembre la Segreteria Centrale si arricchirà con l’ingresso di Gaia Matteini alla quale diamo il benvenuto.
• Progetto Privacy e Innovazione Tecnologica
La revisione delle banche dati del CNCP secondo le norme del GDPR (General Data Protection Regulation, regolamento UE n. 2016/679) cioè le Nuove Norme sulla Protezione dei Dati, è nella fase che porta dalla ricognizione e progettazione alle prime significative implementazioni. A riguardo avrete già visto alcuni esiti, con la nascita delle nuove informative a tutela dei nostri soci, quale quella rivolta alla regolazione del rapporto professionale con clienti minori. Questo lavoro sta portando già a definire nuove ricadute positive per i nostri Soci e per le nostre Scuole, così come per le attività del CNCP sui territori. Questo complesso programma ci sta portando a considerare le aree di sviluppo che trasformano una buona parte dei vincoli e delle rigidità che la normativa comporta in possibilità di collaborazione fra le varie componenti interne ed esterne dell’associazione.
Un esempio per tutti: la gestione delle procedure imposte dalla normativa privacy è strettamente connessa alla tecnologia. Il sistema tecnologico del CNCP si è costruito nel tempo aggiungendo funzioni via via che crescevano le necessità di automazione e si diffondeva l’occorrenza di sviluppare la comunicazione via web. Così si sono strutturate le aree riservate ai soci, la comunicazione ai soci e alle Scuole, la comunicazione verso l’esterno tramite il sito, la gestione dei processi amministrativi.
In che senso abbiamo connesso i vincoli della normativa all’innovazione tecnologica?
La gestione automatizzata connessa ai flussi amministrativi, alla vita professionale del socio e alle relative aree riservate, alla collaborazione con le Scuole, passa per una base dati anagrafica aggiornata e attraverso flussi informativi conformi obbligatoriamente alla normativa. Una buona occasione per integrare le banche dati, ridisegnare il sistema per l’automazione e implementare un accesso strutturato nel quale armonizzare e rendere efficienti i processi:
• amministrativi (ad es. iscrizioni, rinnovi, ricevute, convegni …)
• gestionali (ad es. passaggi di livello, formazione permanente …)
• comunicativi (ad es. comunicazione ai Soci, alle Scuole, aggiornamenti, area pubblicazioni…)
• istituzionali (ad es. sito web e documentazione conforme non solo alla normativa della privacy ma in conformità con la legislazione vigente)
Tutto questo ci conduce alla sfida della sostenibilità rispetto alla quale il contributo della tesoriera Daniela Giovanni è un importante presidio insieme alla Commissione
Convenzioni e Previdenza Professionale presidiata da Enzo Motta.
Ci tengo a ringraziare in modo particolare Enzo Motta e il gruppo di volontari che ha creato per gestire personalmente e con il loro supporto militante la realizzazione del progetto sull’innovazione tecnologica, Eleonora De Santis, coordinatrice della Segreteria Centrale e Soci, che è attivamente coinvolta nell’implementazione di tutto ciò che comporta il GDPR.
Commissioni
Avevamo preannunciato che nel rispetto delle indicazioni statutarie e regolamentali, avremmo rivisitato le funzioni e l’organizzazione delle Commissioni. All’avvio dei lavori del CD abbiamo deciso di istituire un presidio interno per ogni commissione. In questa sede mi limito a indicarvi alcuni aggiornamenti.
• Commissione Coordinamento Interregionale
A seguito della riunione del 30 marzo scorso dei Coordinamenti Regionali con Sandra Maffei, responsabile della commissione, il tesoriere e altri rappresentanti del CD, si sta strutturando un piano di intervento che rafforzi le funzioni dei Coordinamenti Regionali su tre direzioni fondanti del loro lavoro: collettore delle istanze dei territori, diffusore delle politiche nazionali nei territori, connettore primario fra i territori il centro. Un tema complesso di rilevanza fondamentale che ci richiede la costruzione di un linguaggio comune e una pianificazione più serrata e condivisa che faciliti la comunicazione non solo interna al CNCP ma con le reti istituzionali locali e nazionali di cui è necessario prendersi cura, rinforzare e in alcuni casi avviare. Grazie a Sandra per il suo contributo significativo nell’integrazione delle innovazioni nella cultura fondativi del CNCP e ai comitati esecutivi dei Coordinamenti Regionali.
• Commissione Formazione Permanente
Il CNCP ha introdotto la Formazione Permanente (FP) nel proprio ordinamento ormai da alcuni anni, ritenendola un cardine fondante della vita professionale del Counsellor, come dal dettato della Legge 4/2013. Dopo il primo triennio di sperimentazione, la FP è diventata una realtà pulsante che vede l’impegno degli Associati, dei Formatori e delle Scuole, in un reciproco e continuo dialogo. Si tratta di una dinamica che mostra l’evoluzione dei processi formativi in vivo, mettendo in connessione formazione formale, non formale e informale e promuovendo l’evoluzione nella direzione dei sistemi di qualità dei contenuti che definiscono la professione. Il lavoro di verifica e analisi della Commissione sta permettendo di portare alla luce bisogni formativi e necessità professionali dei soci che altrimenti sarebbero potuti rimanere inascoltati. Infatti, l’esame di numerose e spesso non prevedibili o inconsuete casistiche inerenti alla FP mette in evidenza temi ed elementi di valutazione rilevanti per lo sviluppo di quest’area così centrale per la definizione degli standard formativi CNCP, anche in relazione al più vasto comparto della formazione continua per le diverse professioni della relazione d’aiuto. La Commissione è presidiata da Emanuela Lo Re, che ringrazio insieme ad Alessandra Doneda per la partecipazione e coinvolgimento su temi che stanno richiedendo attenzione per far che l’acceso alla formazione permanente sia sempre più agevole.
• Commissione Accesso Soci
Il percorso di vita associativa del Counsellor CNCP si evolve nei progressivi passaggi tra le varie qualifiche professionali previste dal nostro regolamento. Il lavoro istruttorio della Commissione fa emergere una realtà significativa e complessa: dalla pluralità delle competenze, dei profili e dei processi di crescita professionale dei nostri associati ai movimenti dinamici dei Counsellor che, provenienti da contesti socioprofessionali tra i più diversi, chiedono di poter aderire alla nostra Associazione. Si tratta di una mole di dati consistente e in crescita, la cui analisi in progress sta gettando le basi costitutive per definire alcuni elementi portanti della progettualità che il CNCP sta rivolgendo in modo propositivo ai Soci e al nostro mondo professionale. A tal proposito cito, tra le varie aree interessate da questo lavoro, l’adeguamento costante dei criteri inerenti alle qualifiche dei nostri Counsellor alle trasformazioni dei contesti professionali e normativi. Questa commissione è presidiata da Sara Patrizia Maggi alla quale vanno i miei personali ringraziamenti. Credo di poter essere portavoce del riconoscimento dei colleghi del CD in quanto Sara sta svolgendo una funzione centrale e insostituibile per il contributo trasversale alle commissioni, ai rapporti istituzionali e ai processi organizzativi che vanno ben oltre il suo ruolo istituzionale di Segretaria Generale della nostra associazione.
Sul piano professionale
• Partecipazione ad Enti ed Associazioni di Secondo Livello
Stimo portando avanti l’analisi dello scenario nazionale degli Enti ed Associazioni di Secondo Livello, approfondendo le relazioni con alcuni dei suoi principali attori. Lo scopo è di allargare le possibilità per i nostri associati di usufruire di servizi utili allo svolgimento della professione in termini di tutele, facilitazioni e costruzione di connessioni territoriali. Stiamo stringendo accordi che diano valore ai nostri Counsellor e generino sinergie professionali di cui vi daremo informazione.
• Progetto Informativa Giuridica
il progetto è stato avviato con l’invio ai soci dei primi due elaborati di informazione e commento, rispettivamente, sulla Legge 4/2013 e sulla Sentenza del Consiglio di Stato. Il progetto, a cura dei soci Salvo Toscano ed Emiliano Luca, proseguirà con altri 8 elaborati che costituiranno un Percorso di Formazione a Distanza con rilascio di 2 crediti formativi CNCP.
• Ricerca
Il tema della ricerca per il CNCP vuole rappresentare un aspetto centrale e distintivo.
Credo che adesso si stia rendendo evidente che il nostro approccio si fonda su una cultura dei dati che ha preso avvio dalla ricognizione che abbiamo già condiviso nelle prime nostre comunicazioni. Abbiamo da subito reso noti i primi risultati relativi agli associati, a come sono distribuiti nei territori, alle Scuole di provenienza e, ancora, alle cornici teoriche e metodologiche di riferimento. Successivamente nel convegno dello scorso anno abbiamo presentato la ricerca sui nostri formatori che ha reso evidenti, oltre ai dati socio-anagrafici, le elaborazioni sui profili professionali, quelli relativi alla formazione continua. Vi comunico che si è appena conclusa la discussione di una tesi di laurea sul Counselling nella Società della Conoscenza che rientra nel piano di ricerca che avrà uno spazio dedicato nel programma del convegno. Nel CNCP la ricerca fa parte di un piano di lavoro cui il nostro prestigioso Comitato Scientifico, che ha il ruolo di garante, trova i suoi riferimenti imprescindibili nel Prof. Raffaele Mastromarino e il Prof. Antonio Gentile che non perdo occasione di ringraziare per la loro dedizione al CNCP. Sul sito è presente la composizione del Consiglio Scientifico con le biografie di chi ha aderito al nostro programma.
Due parole per concludere
Un ringraziamento speciale infine a ciascuna e ciascuno di voi in ogni ruolo per la fiducia che si rinnova e la partecipazione sempre più schietta.
L’anno scorso al convegno ci siamo salutati affermando che da soli si va più veloci, insieme si va più lontano; il detto che per quest’anno ci sembra appropriato per noi … fa più rumore un albero che cade di una foresta che cresce.
Vi auguro con tutto il CD, Marco Deriu, Alessandra Doneda, Emanuela Lo Re, Sandra Maffei, Sara Patrizia Maggi, Vincenzo Motta, con la tesoriera Daniela Giovannini ed Eleonora De Sanctis, di trascorrere felicemente le meritate vacanze insieme ai vostri affetti.
Il Presidente
Cesare Fregola
Roma 23 luglio 2019