Qualità e Valore delle competenze nel Counselling: lavorare sulla formazione nel XXI° secolo. Interviene il Presidente del CNCP prof. Cesare Fregola.


Per questo intendiamo ricordare insieme a voi una delle tematiche che abbiamo condiviso all’ultimo congresso CNCP e che riteniamo fondamentale in questa fase. Come molti sanno, Il WEF - World Economic Forum*  ha pubblicato nel 2015 un interessante studio** che propone un'analisi dettagliata della letteratura di ricerca per definire le 16 competenze più critiche del secolo, le cosiddette “skills del XXI° secolo”. Lo studio di quasi 100 paesi rivela grandi lacune negli indicatori selezionati per molte delle abilità relative - tra paesi sviluppati e in via di sviluppo, tra paesi dello stesso gruppo di reddito e all'interno stesso di diversi tipi di abilità. Dallo studio si evince che se da un lato la tecnologia è posta al centro della sperimentazione per supportare i processi di apprendimento e diventarne un luogo e un ambiente specifico, dall’altro emerge con chiarezza il riposizionamento di alcune competenze, per una ridefinizione di alcune delle loro funzioni. 

Il documento descrive come chi lavora abbia bisogno di un diverso mix di competenze rispetto al passato. Oltre a quelle fondamentali come l'alfabetizzazione e la numerazione, sono necessarie competenze come le capacità di collaborazione, la creatività, risoluzione dei problemi, qualità personali come la persistenza, la curiosità, l'iniziativa e la consapevolezza dell’evoluzione dei contesti.  Molte trasformazioni sociali hanno contribuito a far emergere il bisogno di rifocalizzare e specializzare queste skills, non ultime l'accelerazione dell'automazione e la digitalizzazione del lavoro di routine. Inoltre, i cambiamenti nel mercato del lavoro hanno reso evidente la necessità che tutti gli individui, e non solo alcuni, padroneggino queste abilità con un’attenzione alla soluzione di problemi non strutturati e all'analisi efficace delle informazioni. Il cambiamento nella domanda di competenze ha fatto emergere un problema nell'offerta di formazione. A testimonianza, più di un terzo delle aziende globali segnala difficoltà a riempire posizioni richieste, a causa della carenza di persone con competenze chiave. Sui temi della famiglia e dell’istruzione le implicazioni di questi mutamenti rispetto ai bisogni emergenti sono ben note.

Ecco perché per noi è importante condividere che alla base del nostro lavoro di Counsellor c’è l’equilibrio fra età, valori e motivazioni che orientano un percorso di formazione verso la professione del Counselling con le sue funzioni sociali, educative e culturali, dove il il valore aggiunto è quello che il singolo professionista può dare a supporto della Persona in un mondo in fase di trasformazione a prescindere dai ruoli sociali e professionali che abita.

Per questo, insieme alle benvenute revisioni sui titoli necessari, laurea inclusa, per l’accesso ai percorsi di formazione, abbiamo posto al centro della nostra attenzione aspetti che riguardano la Qualità e il Valore che le competenze andranno a determinare nell’azione professionale del Counsellor.  Per una formazione che sia adeguata, focalizzata, protettiva e si muova in un perimetro di eticità e integrità. 


La supremazia di una conoscenza frammentata secondo le discipline
rende spesso incapaci di operare il legame fra le parti e la totalità, e deve far posto a un modo di
conoscenza capace di cogliere i suoi oggetti nei loro contesti, nei loro complessi e nei loro insiemi.
Edgar Morin

*Il WEF - World Economic Forum, conosciuto anche come Forum di Davos, è un'organizzazione internazionale per la cooperazione pubblico-privato, istituita nel 1971 come fondazione senza fini di lucro, impegnata a migliorare lo stato del mondo.
** Il documento è “scaricabile” all’indirizzo: http://www3.weforum.org/docs/WEFUSA_NewVisionforEducation_Report2015.pdf. Consultato il 25.05.2017.


Contatti